Terza variazione sul tema “Maya”, la II EM, richiesta da Ford, è un prototipo funzionante con motore centrale posteriore longitudinale.
Dopo il successo al Salone di Torino del 1984, Ford chiede a Italdesign di progettare un modello stilistico (Maya II ES) e un’auto di prova con motore centrale per testare la meccanica su strada.
Dipinta in rosso Ferrari, la Maya II EM viene completata nel luglio 1985 e trasferita immediatamente negli Stati Uniti a Dearborn, sede centrale di Ford.
A differenza della Maya originale, il grande cofano motore, inclinato alla fine del tetto, scompare e viene sostituito da una porta. Anche il secondo fanale viene eliminato e sostituito con tre fessure verticali.
Il motore è un Ford V6 da 3 litri, bi-turbo con una potenza di 300 CV.